17 gennaio 2014 - ore 14:51
New York. La strage americana, si sa, è maschia. Newtown, Aurora, il Virginia Tech, Columbine e tutti gli altri massacri che ciclicamente gettano nello sconforto il paese sono opera di uomini, e la connotazione sessuale dello stragista è una delle poche costanti in una fenomenologia dell’impazzimento armato che comprende infinite sfumature. C’è la depressione, l’isolamento, il bullismo, ci sono i traumi infantili e il disagio familiare, la vendetta e l’odio, le leggi della strada e il bullismo sui social, ma il fattore che ricorre è la mascolinità dell’aggressore.
La regista-attivista Jennifer Siebel Newsom è certa che non sia affatto un caso, e gli ambienti liberal limitrofi a quelli del parafemminismo da cui Siebel Newsom proviene annuiscono profondamente di fronte alle conclusioni del suo ultimo documentario, “The Mask You Live In”, in cui lega esplicitamente gli episodi di violenza che insanguinano l’America a una cultura maschile fatalmente stimolata da insegnanti e genitori prevaricatori e cultori dell’aggressività, maschilisti travestiti che usando in modo perverso l’arte della maieutica traggono dai ragazzi il peggio del loro patrimonio genetico. Ogni volta che un adulto dice “sii un uomo!” a un ragazzo inconsciamente addestra un potenziale aggressore, forse addirittura uno stragista. “Sei una femminuccia” è la frase che segnala l’irreversibilità del processo di prevaricazione, grilletto mentale che scatena la bestia incontrollata che c’è dentro ogni maschio. Insomma, per la regista essere maschi è una specie di malattia autoimmune, una patologia che va trattata prima che si manifesti nella sua forma acuta, dando origine a sintomi incontrollabili. La soluzione di Siebel Newsom è un inchino all'indifferenza sessuale, grande mito sotteso a ogni invocazione di uguaglianza di genere: femminizzazione. Nel processo educativo occorre scoraggiare i tratti maschili – che portano solo aggressività, istinto, bullismo, dominazione, violenza, comportamenti antisociali – e far emergere la femmina repressa, che albergherebbe pure nel cuore del maschio se non fosse sopraffatta dalla succitata bestia. Il tutto è sostenuto da una fiumana di studi socio-pedagogici presentati da luminari in camice che tendono a dire che qualcosa, nel maschio in tenera età, tende istintivamente ad andare per il verso storto, dunque occorre raddrizzare il prima possibile con il metodo dell’assimilazione del diverso, tendenza androgina. In fondo la mascolinità, dice la regista, è soltanto una maschera. Buttarla, ovvero trovare l’identità sessuale indistinta, è la vera liberazione.
Il valore del documentario nel descrivere l’evoluzione della questione sessuale in America è pressoché inestimabile. Dalla richiesta di parità di diritti civili e considerazione sociale si è passati all'idea, instillata in decenni di gender studies, del genere come ostacolo in sé, limite per la piena realizzazione o addirittura portatore sano di patologie distruttive. La femminista anomala Christine Hoff Sommers già nel 2000 parlava di una “war against boys”, osservando che i modelli educativi più diffusi tendevano a scoraggiare comportamenti e tratti maschili quanto prima. C’è una differenza di genere da seppellire per compiere la rivoluzione asessuata.
Fonte:
http://www.ilfoglio.it/soloqui/21512
Commento
Cari amici. Ecco come chi segue il materialismo offre le proprie soluzioni ai problemi in modo sbrigativo secondo i propri interessi a scapito degli altri:
- C'è il problema del boom demografico nel mondo? Diffondiamo l'omosessualità finanziando la lobby LGBT oppure insegnando nelle scuole elementari le teorie Queer o Gender, così si faranno meno figli!
- C'è il problema della violenza nel mondo? Diffondiamo l'omosessualità, castriamo mentalmente la maggior parte degli uomini (se non anche un po' fisicamente), rendiamoli più effeminati così saranno più docili e magari più obbedienti! (Come se le persone che scelgono altri orientamenti sessuali non fossero violenti).
- Abbiamo più necessità di mano d'opera a basso costo? Creiamo il femminismo per avere con le donne più mano d'opera così potremo pagare tutti meno e dare meno diritti o magari puntiamo sull'immigrazione per sostituire il popolo con un altro popolo senza diritti.
- C'è differenza tra uomo e donna!!! Leviamole! Creiamo un unico sesso (Prima ideologia dell'ala più radicale della seconda ondata del femminismo, la cui esponente fu Valerie Solanas, donna che tentò di uccidere Andy Warhol)
Ma quale problema c'è per queste persone materialiste che seguono soltanto la logica del Mondo? Nessuno,ovviamente! Per loro non esiste altro che questa vita.
Ma anche per alcuni (e sono tanti) che sono credenti: si va contro la legge e l'ordine stabiliti da Dio? Ma sì! Sono solo delle convenzioni sostituibili.
E' ancor più grave, cari amici, il fatto che chi decide tutte queste cose, sa benissimo di far sbagliare le persone facendo passare ciò che è bene per male e ciò che è male per bene,...... o peggio ancora di impedire ogni diritto di replica con leggi liberticide..... Ecco la grande incoerenza di materialisti e liberali:
E' ancor più grave, cari amici, il fatto che chi decide tutte queste cose, sa benissimo di far sbagliare le persone facendo passare ciò che è bene per male e ciò che è male per bene,...... o peggio ancora di impedire ogni diritto di replica con leggi liberticide..... Ecco la grande incoerenza di materialisti e liberali:
Questa non è pace! Questo è egoismo e malvagità di pochi mascherata da pace. Purtroppo troppi agiscono in buona fede non vedendo il male che si cela e mi duole vedere i cristiani lavorare per i progetti dei malvagi.
E se qualcuno non crede a ciò che dico, almeno leggete le parole che nostro Signore ci ha lasciato:
“Io vi lascio la pace, vi do la mia pace; io ve la do, non come la dà il MONDO!" Giovanni 21,14
Non volete ascoltare me? Ascoltate almeno lui!
Riccardo Ing.
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