In quel tempo. Il signore Gesù disse: <Quanto è difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio. E' più facile infatti per un cammello passare per la cruna di un ago, che per un ricco entrare ne regno di Dio!>. Quelli che ascoltavano dissero: <E chi può essere salvato?>. Rispose: <Ciò che è impossibile agli uomini, è possibile a Dio>. Pietro allora disse: <In verità io vi dico, non c'è nessuno che abbia lasciato casa o moglie o fratelli o genitori o figli per il regno di Dio, che non riceva molto di più nel tempo presente e la vita eterna nel tempo che verrà>.
Commento da laico
Cari amici. Noi tutti conosciamo questo passo del Vangelo di San Luca, un passo in cui nostro Signore ci indica qual deve essere la meta a cui dobbiamo aspirare nella nostra vita ossia il regno di Dio, se però ciò che teniamo nel nostro cuore non è Dio e il nostro cuore è occupato da altro o dalla volontà di raggiungere altro allora in esso non vi è più spazio per Dio. Quando una persona pensa solo alla ricchezza per soddisfare ogni desiderio o peggio ancora pensa alla ricchezza fine a se stessa come può esserci spazio per altre cose come l'affetto verso le persone o la ricerca del divino? E' impossibile.
Lo stesso dicasi per altre concupiscenze, ossia il bramare ardentemente e soltanto altre cose come sesso, potere, prestigio e persino la conoscenza.
Il diritto alla giusta proprietà non è negato dato che l'uomo essendo si fatto di anima ma anche di materia, ha delle necessità anche materiali, se fossimo noi uomini fatti di spirito come gli angeli non avremmo queste necessità, ma dato che in questa vita non lo siamo ancora è illogico pensare che possiamo vivere di nulla.
La stessa legge donataci da Dio sotto la specie dei comandamenti:
7- Non rubare
10- Non desiderare la casa del tuo prossimo... né alcuna delle cose che sono del tuo prossimo.
Sanciscono quella che è la separazione della proprietà di un singolo individuo
Essere ricco di beni materiali non significa essere condannato e povero salvato.
Ci sono stati Grandi Re che sono diventati santi come Santo Stefano I d'Ungheria o San Luigi IX di Francia, i quali pur essendo Re e quindi in possesso di grandi ricchezze hanno saputo non solo vivere da cristiani cercando di fare il bene ma anche amministrare bene tali ricchezze, con moderazione e senza lasciarsi andare alla mondanità scialacquandole o all'accumulo fine a se stesso.
Allo stesso modo ci sono dei poveri che sono grandi delinquenti e i fatti di cronaca recenti ci hanno dato degli esempi: Mada Kabobo che uccide a picconate 3 innocenti, li deruba e si finge pazzo. nel cuore di costui non c'è Dio ma solo il desiderio di denaro e ricchezza.
Esistono quindi sia persone ricche mondane (che ricercano solo i piaceri terreni) ma anche persone ricche e spirituali ; esistono poveri spirituali come esistono poveri mondani.
Accade spesso, specialmente negli ultimi tempi, che alcune persone con malizia e con doppio fine ripetano questa frase "E' più facile infatti per un cammello passare per la cruna di un ago, che per un ricco entrare ne regno di Dio!" ai Cristiani come a voler dire "Dovete dar via tutto ciò che avete!", proprio come nel Vangelo secondo Giovanni 12,1-11 allo stesso modo Giuda Iscariota disse: "Perché quest'olio profumato non si è venduto per trecento danari per poi darli ai poveri?" poiché era ladro e teneva la cassa; Gesù però rispose: "Lasciala fare, perché lo conservi per il giorno della mia sepoltura. I poveri infatti li avete sempre con voi, ma non sempre avete me".
In ugual maniera persone potenti che odiano la Chiesa fomentano le masse cercando di fare loro questa frase del Signore, non perché siano interessati ai poveri ma perché essi sanno bene che una Chiesa non autosufficente nei mezzi materiali, proprio come le persone, sarebbe costretta a dipendere da loro e in tal se Essa volesse sopravvivere dovrebbe fare tutto ciò che questi potenti le chiederebbero di fare, incluso cambiare la proprio dottrina.
Si avrebbe quindi una Chiesa non più Sposa e serva di Dio ma soltanto un'organizzazione puramente umana, secolare, succube di un potentato Laicista che è ne più ne meno ciò che accade con la Chiesa Anglicana e alcune confessioni protestanti.
E' giusto sì avere una Chiesa povera (che eviti certi eccessi del passato) e che utilizzi una parte delle proprie ricchezze per le opere di bene ma non pauperista come qualche post-conciliarista, vorrebbe strizzando l'occhio al comunismo (condannato nella Divini Redmptoris di Pio XII nel 1937) e che brama in cuor suo la distruzione della Chiesa come la conosciamo.
Citando Don Camillo in questo breve filmato:
"La povertà è una disgrazia non un merito! Non basta essere poveri per essere giusti e non è detto che tutti i ricchi siano ingiusti!"
Quando qualcuno povero o ricco,con voce maliziosa vi chiederà:
"Il vostro Dio vi dice che è più facile infatti per un cammello passare per la cruna di un ago, che per un ricco entrare ne regno di Dio! Dovresti dar via tutte le tue ricchezze!"
Voi rispondetegli:
"Dovrei darle tutte via? Magari a te? Poi cosa farò quando non avrò nulla? Li sfamerai tu i miei figli?
Se tu vuoi tanto le miei cose saresti più sincero se me le rubassi!".
Se a dirlo fosse una persona povera magari potrebbe essere si bisognoso oppure ignorante (nel senso che non conosce bene la dottrina sociale) oppure ancora una persona che vuole sempre vivere sulle spalle degli altri e che brama solo la ricchezza facile (povero mondano)
Se a dirlo fosse un ricco quasi sicuramente è una persona che parla in modo ipocrita per proprio tornaconto o peggio ancora è una persona che vorrebbe farvi diventare dei poveri indigenti e mondani sicché dipendiate solo da lui divenendo DE FACTO suoi schiavi.
Un saluto a tutti voi cari amici.
Riccardo Ing
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