In quel tempo. Il Signore Gesù disse queste cose, insegnando nella sinagoga a Cafarnao. Molti dei suoi discepoli, dopo aver ascoltato, dissero: <<Questa parola è dura! Chi può ascoltarla?>>. Gesù, sapendo dentro di sé che i suoi discepoli mormoravano riguardo a questo, disse loro: <<Questo vi scandalizza? E se vedeste il figlio dell'uomo salire là dove era prima? E' lo spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che io vi ho detto sono spirito e sono vita. Ma tra voi vi sono alcuni che non credono>>. Gesù infatti sapeva fin dal principio chi era quelli che non credevano e chi era colui che lo avrebbe tradito. E diceva: <<Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è concesso dal Padre>>. Da quel momento molti dei suoi discepoli tornarono indietro e non andavano più con lui. Disse allora Gesù ai Dodici: <<Volete andarvene anche voi?>>. Gli rispose Simon Pietro: <<Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il santo di Dio>>.
Commento da laico
Buongiorno a voi cari amici. In questo passo del Vangelo nostro Signore chiama i suoi primi discepoli alla missione ma molti di essi rimangono turbati dalla dottrina insegnata: troppo dura e apparentemente impossibile da seguire; per questo i più se ne vanno.
Perché? Quali sono queste parole "dure" a cui essi si riferiscono? Cos'era accaduto poco prima?
I Giudei chiedono un”segno”, che lo faccia riconoscere come il Messia atteso, il quale – come visto
nello scorso incontro – si sarebbe rivelato in una notte di Pasqua, dando di nuovo, come Mosè, la
manna dal cielo. Essi chiedono un segno, quando Gesù ne aveva appena compiuto uno e assai clamoroso!
Così il Nazareno risponde loro che non Mosè, ma il Padre suo dà il pane, quello vero, dal cielo; e
subito dopo fa la grande RIVELAZIONE: “Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi
crede in me non avrà sete, mai!"
Il significato del versetto risulta ancora più chiaro dal confronto con due passi biblici ad esso collegati:
- Dal Libro dei Proverbi 9,5: [la Sapienza personificata dice] “Venite, mangiate il mio pane; bevete il vino che vi ho preparato”.
- Dal Libro del Siracide 24,20: “Quanti si nutrono di me [la Sapienza, cioè la Legge e dunque: quanti mi meditano] avranno ancora fame e quanti bevono di me avranno ancora sete".
E' il messaggio Eucaristico, il nuovo sacramento offertoci dal Signore che già era stato anticipato nei secoli precedenti per mezzo dei profeti illuminati dal Spirito. E' il dono del Signore (greco εὐχαρίστω eucharisto: "rendo grazie") per noi.
Poiché tutti sono chiamati dallo spirito per lo spirito ma non tutti ascoltano, ancor meno sono coloro che comprendo o si affidano ad esso.
Riccardo Ing
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