Translate

martedì 27 maggio 2014

Quanto vale la società cattolica? 80 EURO?


Cari amici. Anche queste elezioni sono passate e tra le tante cose negative che non cambiano, una sola si mantiene costante: il partito di riferimento della Sinistra in Italia, il Partito Democratico, ha ottenuto 11 milioni di voti, esattamente come le elezioni precedenti, quelle prima ancora e quelle ancora prima.

Il mio caro e amatissimo nonno Aldo diceva a quel bambino grassottello di 4 anni che ero:
"Ricorda! I Comunisti vanno sempre a votare!"...
"I comunisti?" Mi chiedevo...
"I comunisti?" Mi chiedo tutt'oggi.
Ma chi sono questi comunisti di oggi?

Ascoltando settimana scorsa alcuni analisti e esperti di sondaggi indicavano che i Cattolici Italiani avrebbero votato per il Partito Democratico.
Ma qual'è il motivo di fondo?
E' bastato sapere che Renzi in chiesa a messa ci va?


* Tratto da wikipedia il 21 Dicembre 2013, prima che la pagina fosse aggiornata 

Davvero è solo una questione "di abitudine"?
Di non conoscenza? Dei presunti 80 EURO?

Di tutte le ragioni possibili, l'ultima citata è quella che mi spaventa maggiormente. Davvero la nostra cristianità vale 80?

80 Euro oggi,.... come 30 pezzi d'argento allora?
80 Euro per avere le seguenti persone a guidarci:

Ho sempre preferito o meglio desiderato che il mio paese, i miei concittadini ce la facessero con le proprie forze, senza dipendere da altre nazioni, a per quanto possa provare simpatie o vicinanza di idee con alcune. Purtroppo anche in questo caso sono rimasto deluso dalle mie aspettative. Io, come molti di voi, mi trovo nella condizione di non poter fare troppo schizzinosi in fatto di alleanze, quindi io vi dico:
  • Ben venga Marine Le Pen
  • Confidiamo nella Russia di Putin
  • Prosegua Nigel Farage in Inghilterra, per quanto il modello economico e anche sociale da lui proposto non possa certo definirsi giusto su diversi aspetti
Aiutiamo il Signore ad aiutarci
Non so voi ma, personalmente, 80 voglia di qualcosa di meglio.

Riccardo Ing

PS:

" Si Padre, sono cattolico e comunista..."
" Che io ricordi, credo di non aver udito mai, una fesseria simile."
( San Pio da Pietrelcina )

mercoledì 21 maggio 2014

La teologia atea: il caso Vito Mancuso

Nella storia della Chiesa è curioso il fenomeno per cui molti dei più feroci anticlericali siano stati ex-seminaristi. Due esempi curiosi su tutti: il dittatore Stalin e il quasi matematico Odifreddi (l’elenco è lungo).

Il teologo Vito Mancuso è a sé stante: dopo essersi spretato ha cominciato anche lui a combattere la Chiesa, ma professando contemporaneamente una forma di spiritualismo cristiano-buddhista-vegano-ecologista, un moralismo laico e sincretista basato su termini new-age come “empatia”, “armonia”, “energia” ecc.

Mentre un anticlericalismo violento e dichiaratamente ateo viene respinto dalla maggior parte delle persone, il potere di persuasione di Mancuso -grazie al suo approccio “soft”- è al contrario estremamente elevato. Per questo il furbissimo e laicissimo Eugenio Scalfari lo ha premiato, donandogli il ruolo di editorialista di “Repubblica”.

E’ da queste colonne che -consapevole della crisi d’identità del protestantesimo odierno, a rischio di estinzione nelle società occidentali- da anni spinge per una riforma in chiave protestante dell’etica cattolica, sapendo così di indebolirne le fondamenta. Proprio oggi un suo articolo-pippone, non certo sui cristiani massacrati in medioriente, ma sul “diritto dei preti di sposarsi”, ovviamente tutto «per il bene della Chiesa». L’ossessione di Mancuso, tra citazioni evangeliche e bibliche, è sempre rivolta alla bioetica e il modus operandi è insidioso: «che ne sarebbe della Chiesa se fallisse Francesco?», si è domandato tempo fa. Se Papa Francesco non farà una rivoluzione -è la minaccia di Mancuso-, cioè se non aprirà a: matrimoni gay, fecondazione artificiale, sperimentazione su embrioni, eutanasia/testamento biologico, sacerdozio femminile, adozione gay, preti sposati ecc., allora «sarebbe la fine della luce che si è accesa nell’esistenza di tutti gli esseri umani non ancora rassegnati al cinismo e alla crudeltà della lotta per l’esistenza». Il ricatto è evidente.

Un altro recente editoriale, altrettanto significativo, è stato quello del Venerdì Santo. Mentre nel mondo si svolgeva la Via Crucis per ricordare la passione di Gesù Cristo, il teologo Mancuso ha parlato anche lui di Via Crucis ma senza mai citare Gesù, preferendo parlare -non si sa con quale autorità o competenza- di economia, dell’accumulo di denaro, del consumismo, dell’antropocentrismo cristiano ecc. Un fatto significativo per un teologo “cattolico” ignorare il senso della Pasqua e non prendere mai posizione sulla morte di migliaia di cristiani nel mondo, preferendo qualsiasi altra tematica.

I dubbi sulla vera identità di Mancuso sono venuti perfino ad un intellettuale laico come Angiolo Bandinelli. Il teologo di Carate Brianza ha infatti partecipato -ne avevamo già parlato- ad un’intervista in cui ha apertamente negato Dio e l’intervento divino, spiegando che i miracoli «sorgono dal basso, dall'energia della mente umana». Aggiungendo, inoltre, l’assurdità che «una carezza, una parola dolce hanno lo stesso potere curativo di un farmaco».

Bandinelli, perplesso perfino lui, ha commentato: «vi è tutta una letteratura di stampo libertino-illuministico che tende a spiegare in termini naturalistici gli eventi o le situazioni proprie della religiosità. Ora, con Mancuso, siamo al miracolo come “prodigio dell’energia della mente umana”. Non innova di molto, il suo è solo positivismo aggiornato e sofisticato».

Fonte:
http://www.uccronline.it/2014/05/19/la-teologia-atea-il-caso-vito-mancuso/

Commenti

Cari amici. Qualche giorno fa ho appurato che quanto prevedevo e temevo coincideva con la realtà, ossia diverse persone che conosco e che sono cattolici praticanti che vivono molto la vita oratoriana e gli ambienti cattolici sono lettori assidui e appassionati degli articoli di Vito Mancuso.
Potreste obbiettarmi giustamente che la cosa di per se non è un male se fatta all'insegna di un sano pluralismo, ma dato che da come essi ne parlano pare che preferiscano le sue deviazioni moderniste al limite (e spesso oltre) l'apostasia, allora non posso non sconsigliarne la lettura sia alle persone che conosco bene sia a quelle che non conosco affatto. Se non lo facessi verrei meno all'obbligo di carità spirituale.

Potrei fare anche altre considerazioni sull'insipienza dottrinale che ha la maggior parte dei giovani cattolici, ovviamente non certo per colpa di loro stessi, e se a ciò si unisce la non-conoscenza di nomi, cognomi, metodi e motivazioni degli anticattolici (quasi quest'ultimi fossero entità immaginarie o appartenenti ad un remoto passato di persecuzioni), allora il terreno è fertile per "l'anticattolicesimo zuccherato" come lo ha giustamente definito quelli della redazione di RadioSpada in questo articolo.

Chiamatelo se volete anche "Teologia della Liberazione", "Ribellione nella Chiesa" o "Autodemolizione della Chiesa".

Sta scritto che le porte dell'Inferno non prevarranno e la Chiesa trionferà....
Ciò non sia pretesto per non fare nulla o peggio ancora aiutare i demolitori!!!!

"Fratelli, camminate nel Signore Gesù Cristo, come l'avete ricevuto, ben radicati e fondati in lui, saldi nella fede come vi è stato insegnato, abbondando nell'azione di grazie. 
Badate che nessuno vi inganni con la sua filosofia e con vuoti raggiri ispirati alla tradizione umana, secondo gli elementi del mondo e non secondo Cristo."
Lettera di San Paolo apostolo ai Colossesi 2,6-8


Riccardo Ing

lunedì 19 maggio 2014

TSIPRAS VUOLE L'EURO E "CORREGGE" LE OPINIONI POSSIBILISTE DEI SUOI CANDIDATI: «NON SIAMO CONTRO L’EURO»


«L’euro non è in discussione», ha detto oggi il candidato alla guida della Commissione europea in un’intervista tv. «Vogliamo salvare la Grecia all'interno dell’euro».

Tutta colpa del vecchio partigiano e oppositore dei Colonnelli Manolis Glezos, 91 anni, ora candidato di Syriza alle elezioni europee: «Se ci converrà, rimarremo nell'euro, altrimenti no», ha detto Glezos lo scorso 29 aprile, poco dopo la presentazione ufficiale della sua candidatura.

«Non siamo contro l’euro» ha voluto chiarire Tsipras.

Fonte
http://radiospada.org/2014/05/tsipras-vuole-leuro-e-corregge-le-opinioni-possibiliste-dei-suoi-candidati-non-siamo-contro-leuro/

Commento

Cari amici se vi sta a cuore il destino dell'Italia, della sua sovranità e della nostra tradizione, non dovreste votare Tsipras anche alla luce delle "sconcertanti " dichiarazioni del suo candito di spicco in Italia, l'attore e drammaturgo Moni Ovadia:
"In Italia servono altri 10 milioni di immigrati"....
"Le nazioni e i nazionalismi hanno portato ai regimi nazifascisti del novecento...."

Disintegrarci e autodistruggerci, e forse questo vuoi?

Com'è bella la filantropia!.... quando la fai a spese del popolo!!!

Com'è bella la società fraterna e multietnica!.... quando la vedi lontano in periferia, dal dall'alto dei superattici di questa nuova borghesia apolide, totalmente insensibile alla guerra tra disperati colpiti dalla finanziarizzazione dei salari, quasi sempre causata dalle stesse manovre speculative di questi "Grandi Progressisti Compassionevoli" alla George Soros o alla Warren Buffet.

(La situazione sociale disastrosa in USA post anni '80 docet).

Francamente mi stancato di sopportare standomene in silenzio, tutti questi attacchi zuccherosi alla nostra civiltà europea da parte di quelli come te. Che male ti abbiamo fatto? Perché ci odi? Perchè ci vuoi spingere all'autodistruzione con questo razzismo scientifico neomalthusiano?

Ciò che mi rende ancora più triste però è vedere molti cristiani che preferiscono ascoltare te e quelli come te che la dottrina della Chiesa, pensando che così si faccia il bene dell'uomo.
Voi fallirete!

Shalom! Sig. Moni Ovadia!














Riccardo Ing.