Notizie entusiasmanti giungono alle orecchie degli oltre 3 milioni di disoccupati italiani. Verranno messi in concorrenza con gli extracomunitari nell'assegnazione dei posti pubblici. Avete capito bene, non stiamo scherzando. A partire dal 4 settembre, infatti, anche chi non possiede la cittadinanza italiana potrà partecipare ai concorsi pubblici. I disoccupati si mettano l’animo in pace, prima vengono i diritti dei “migranti”.
Sarà sufficiente una carta di soggiorno (il permesso CE per lungo soggiornanti), lo status di rifugiato o lo status di protezione sussidiaria, e le porte di scuole, uffici pubblici e ospedali si spalancheranno. Sono i classici lavori che gli italiani non vogliono fare più. Gli appartenenti alla specie protetta non potranno, per il momento, aspirare a posti dove si esercitano pubblici poteri o si tutela l’interesse nazionale. In attesa di ulteriori estensioni, per le quali il ministro Kyenge studia giorno e notte, non avremo in autunno carabinieri somali o militari nordafricani che si fanno esplodere in caserma per condividere la propria cultura con i colleghi infedeli. Come accaduto negli Usa.
La lieta novità si deve alla legge europea 2013 (Art. 7 legge 6 agosto 2013, n. 97. Disposizioni per l’adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell’Italia all'Unione europea – Legge europea 2013. Pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.194 del 20-8-2013), uno degli strumenti attraverso i quali il Parlamento recepisce i diktat che arrivano dall'Unione Europea. Per chi non si adegua, multe salate. Questa è vera democrazia, caspita. Gli antichi greci si staranno rivoltando nella tomba. Bruxelles stava già per aprire una procedura di infrazione contro quei cattivoni di italiani che non permettono agli ultimi arrivati di rubargli il lavoro.
Il processo di disintegrazione della società italiana prosegue a passo spedito. Ce lo chiede l’Europa. Dopo aver fatto implodere il mercato dei lavori manuali, e costretto gli italiani ad accettare paghe più basse e meno diritti per poter sopravvivere alla loro concorrenza sleale, gli immigrati ci toglieranno anche i lavori intellettuali. Per fortuna sono molto pochi quelli che hanno le doti intellettive per poterlo fare, ma con qualche spinta tutto è possibile, il caso della congolese è emblematico. Chissà come la prenderanno le centinaia di migliaia di aspiranti docenti italiani che da anni cercano di realizzare le proprie aspirazioni, umiliati da sporadici concorsi pubblici e supplenze perpetue. Che scempio.
D'altronde lo chiede l’Europa, e di Europa dobbiamo morire. E chi si occuperà della nostra sepoltura sarà un becchino africano, integrato, che gioisce sventolando la bandiera europea. Attenzione però, un’altra tirannide potrebbe prendere il sopravvento, e stappare via quella bandiera sanguinante gettandola nel cestino della storia. E se dovesse accadere, la colpa sarà interamente e soltanto di questi signori. Platone li aveva avvisati. Se chiunque capita in casa d’altri ha gli stessi diritti di chi l’ha costruita, le conseguenze sono tragiche. A quel punto è bene dar fuoco alla casa, oppure cacciare gli intrusi. A voi la scelta.
Commento personale
Cari amici a costo di risultare ripetitivo, essere cristiani e perdonare i propri nemici non significa fare tutto ciò che i nemici ti dicono fare o peggio ancora lasciare che gli innocenti muoiano per essi.
Perché molti di noi continuano a non capire? Perché quasi tutti noi pensiamo che questo comportamento del dire va tutto bene oppure fate ciò che volete è un comportamento da cristiani?
Questo è soltanto uno scimmiottamento del cristianesimo, una sorta di buonismo, sottoprodotto del Concilio Vaticano II.
Ma a cosa pensiamo che porterà tutto questo? Alla vera pace che Gesù voleva per noi?
NO, nella maniera più assoluta NO.
Porterà solo alla nostra distruzione e alla distruzione di quel poco che resta della civiltà cristiana e perché?
Perché servono nuovi schiavi senza diritti.
Mi rivolgo anche a coloro che fuggono da paesi poveri devastati da guerre o dai debiti trappola costruiti ad arte negli anni '70 dal Fondo Monetario Internazionale o da ambedue le cose:
"In tutta sincerità comprendo la vostra situazione, voi state fuggendo da una miseria di cui il più delle volte non ne capite la causa. Voi fuggite dalla morte e da una classe di politici fantocci che ha venduto per 2 soldi la vostra terra a colossi privati più potenti delle nazioni. PERO': arrivando qui non troverete ciò che cercate, soltanto 1 su 10000 di voi migliorerà la propria condizione. Sarà solo un'altra guerra che troverete, la guerra tra i noi futuri poveri contro di voi; una guerra che quasi mai si combatte con le armi, una guerra che ti uccide lentamente.
Se le cose non cambieranno certamente noi spariremo e voi sopravvivrete, noi ormai per i potenti siamo diventati obsoleti, scomodi per quello che siamo riusciti a conquistare quindi dobbiamo essere SOSTITUITI.
Da voi che come nuovi lavoratori senza diritto alcuno, cercando disperatamente solo un poco di benessere materiale accetterete ogni cosa piuttosto che morire.
Vivrete come nelle civiltà antiche tutti servi delle stesse persone che vi hanno costretto a immigrare con le guerre e i debiti e che hanno decretato il nostro genocidio.
E' nel vostro paesi che dovete svilupparvi, è da lì che dovete partire per uscire definitivamente dalla povertà.
Ricordatevi: se voi verrete qui e ci sostituirete, quando inizierete a chiedere qualche diritto, sarete sostituiti anche voi"
Riccardo Ing
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