In quel tempo. I discepoli si avvicinarono al Signore Gesù dicendo: "Chi dunque è più grande nel regno dei cieli?". Allora chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro e disse: "In verità io vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. Perciò chiunque si farà piccolo come questo bambino, costui è il più grande nel regno dei cieli. E chi accoglierà un solo bambino come questo nel mio nome, accoglierà me. Chi invece scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, gli conviene che gli venga appesa al collo una macina da mulino e sia gettato in fondo al mare. Guai al mondo per gli scandali! E' inevitabile che vengano scandali, ma guai all'uomo a causa del quale viene lo scandalo! Se la tua mano o il tuo piede ti è motivo di scandalo, taglialo e gettalo via da te. E' meglio per te entrare nella vita monco o zoppo anziché con due mani e due piedi ed essere gettato nel fuoco della Geènna del fuoco. Se il tuo occhio ti è motivo di scandalo, cavalo e gettalo via da te. E' meglio per te entrare nella vita con un occhio solo anziché con due occhi ed essere gettato nel fuoco della Geènna del fuoco. guardate di non disprezzare uno solo di questi piccoli, perché io vi dico che i loro angeli nei cieli vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli".
Commento da laico
Cari amici. Umiltà e sincerità, sono i due concetti espressi da nostro Signore Gesù, valori che rendono grande l'uomo nel regno dei cieli. Precedentemente i suoi discepoli erano intenti a discutere tra loro cui chi dovesse essere il migliore tra loro, chi dovesse essere il prescelto dal Signore e sulla base di quali parametri. Il carrierismo, l'arrivismo, il voler essere sempre il migliore! Non che tutte queste cose siamo un male, però quante volte per avere successo lasciamo indietro gli altri o peggio ancora, pur di primeggiare danneggiamo più o meno direttamente e/o consapevolmente gli altri: spesso nel modo del lavoro nei nostri uffici, delle volte a scuola, talvolta nella stessa Chiesa; lo stesso Santo Padre Papa Francesco I° e ancor prima Benedetto XVI° hanno denunciato una certa situazione poco bella nella Chiesa che si è venuta a creare da qualche decennio. Anche noi cari amici quante volte nella nostra società cerchiamo solo il successo a scapito degli altri quasi fosse ormai un valore che non è tale però noi cattolici. E' purtroppo considerato un valore in una grande parte del mondo protestante e più nello specifico nel Calvinismo (ambiente in cui si è sviluppato il pensiero liberale moderno in tutte le sue varianti). Perché il Signore sceglie i bambini? Poiché in essi, più che frequentemente che negli adulti, i pensieri sono ricolmi di semplicità ma soprattutto privi di prevaricazione.
E guai a coloro che scandalizzano i bambini, non solo nel fisico (caso più grave) ma anche nella mente; e guai a coloro che scandalizzano gli umili e i poveri di spirito con disvalori mascherati da valori, con pensieri cattivi mascherati da pensieri malvagi. Guai a coloro che mentendo e diffondendo false dottrine costringo o mettono tutti gli altri nelle condizioni di peccare.
E' qui che si parla di sincerità e Gesù lascia come monito proprio questo: fate attenzione a quelle persone che usano tutte le armi dell'intelligenza e della conoscenza per fare del male in maniera subdola. STOLTI! Non potranno mai nonostante tutta la loro conoscenza sfuggire al fuoco della Geènna poiche " io vi dico che i loro angeli nei cieli vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli"
Pax et Bonum
Riccardo Ing
Notizie, fatti, pensieri e opinioni di uno che pensa che in questo mondo valga ancora la pena essere: Cattolico Tradizionalista e di Destra.
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giovedì 29 agosto 2013
lunedì 26 agosto 2013
Il becchino chiamato Eurokyenge
Notizie entusiasmanti giungono alle orecchie degli oltre 3 milioni di disoccupati italiani. Verranno messi in concorrenza con gli extracomunitari nell'assegnazione dei posti pubblici. Avete capito bene, non stiamo scherzando. A partire dal 4 settembre, infatti, anche chi non possiede la cittadinanza italiana potrà partecipare ai concorsi pubblici. I disoccupati si mettano l’animo in pace, prima vengono i diritti dei “migranti”.
Sarà sufficiente una carta di soggiorno (il permesso CE per lungo soggiornanti), lo status di rifugiato o lo status di protezione sussidiaria, e le porte di scuole, uffici pubblici e ospedali si spalancheranno. Sono i classici lavori che gli italiani non vogliono fare più. Gli appartenenti alla specie protetta non potranno, per il momento, aspirare a posti dove si esercitano pubblici poteri o si tutela l’interesse nazionale. In attesa di ulteriori estensioni, per le quali il ministro Kyenge studia giorno e notte, non avremo in autunno carabinieri somali o militari nordafricani che si fanno esplodere in caserma per condividere la propria cultura con i colleghi infedeli. Come accaduto negli Usa.
La lieta novità si deve alla legge europea 2013 (Art. 7 legge 6 agosto 2013, n. 97. Disposizioni per l’adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell’Italia all'Unione europea – Legge europea 2013. Pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.194 del 20-8-2013), uno degli strumenti attraverso i quali il Parlamento recepisce i diktat che arrivano dall'Unione Europea. Per chi non si adegua, multe salate. Questa è vera democrazia, caspita. Gli antichi greci si staranno rivoltando nella tomba. Bruxelles stava già per aprire una procedura di infrazione contro quei cattivoni di italiani che non permettono agli ultimi arrivati di rubargli il lavoro.
Il processo di disintegrazione della società italiana prosegue a passo spedito. Ce lo chiede l’Europa. Dopo aver fatto implodere il mercato dei lavori manuali, e costretto gli italiani ad accettare paghe più basse e meno diritti per poter sopravvivere alla loro concorrenza sleale, gli immigrati ci toglieranno anche i lavori intellettuali. Per fortuna sono molto pochi quelli che hanno le doti intellettive per poterlo fare, ma con qualche spinta tutto è possibile, il caso della congolese è emblematico. Chissà come la prenderanno le centinaia di migliaia di aspiranti docenti italiani che da anni cercano di realizzare le proprie aspirazioni, umiliati da sporadici concorsi pubblici e supplenze perpetue. Che scempio.
D'altronde lo chiede l’Europa, e di Europa dobbiamo morire. E chi si occuperà della nostra sepoltura sarà un becchino africano, integrato, che gioisce sventolando la bandiera europea. Attenzione però, un’altra tirannide potrebbe prendere il sopravvento, e stappare via quella bandiera sanguinante gettandola nel cestino della storia. E se dovesse accadere, la colpa sarà interamente e soltanto di questi signori. Platone li aveva avvisati. Se chiunque capita in casa d’altri ha gli stessi diritti di chi l’ha costruita, le conseguenze sono tragiche. A quel punto è bene dar fuoco alla casa, oppure cacciare gli intrusi. A voi la scelta.
Commento personale
Cari amici a costo di risultare ripetitivo, essere cristiani e perdonare i propri nemici non significa fare tutto ciò che i nemici ti dicono fare o peggio ancora lasciare che gli innocenti muoiano per essi.
Perché molti di noi continuano a non capire? Perché quasi tutti noi pensiamo che questo comportamento del dire va tutto bene oppure fate ciò che volete è un comportamento da cristiani?
Questo è soltanto uno scimmiottamento del cristianesimo, una sorta di buonismo, sottoprodotto del Concilio Vaticano II.
Ma a cosa pensiamo che porterà tutto questo? Alla vera pace che Gesù voleva per noi?
NO, nella maniera più assoluta NO.
Porterà solo alla nostra distruzione e alla distruzione di quel poco che resta della civiltà cristiana e perché?
Perché servono nuovi schiavi senza diritti.
Mi rivolgo anche a coloro che fuggono da paesi poveri devastati da guerre o dai debiti trappola costruiti ad arte negli anni '70 dal Fondo Monetario Internazionale o da ambedue le cose:
"In tutta sincerità comprendo la vostra situazione, voi state fuggendo da una miseria di cui il più delle volte non ne capite la causa. Voi fuggite dalla morte e da una classe di politici fantocci che ha venduto per 2 soldi la vostra terra a colossi privati più potenti delle nazioni. PERO': arrivando qui non troverete ciò che cercate, soltanto 1 su 10000 di voi migliorerà la propria condizione. Sarà solo un'altra guerra che troverete, la guerra tra i noi futuri poveri contro di voi; una guerra che quasi mai si combatte con le armi, una guerra che ti uccide lentamente.
Se le cose non cambieranno certamente noi spariremo e voi sopravvivrete, noi ormai per i potenti siamo diventati obsoleti, scomodi per quello che siamo riusciti a conquistare quindi dobbiamo essere SOSTITUITI.
Da voi che come nuovi lavoratori senza diritto alcuno, cercando disperatamente solo un poco di benessere materiale accetterete ogni cosa piuttosto che morire.
Vivrete come nelle civiltà antiche tutti servi delle stesse persone che vi hanno costretto a immigrare con le guerre e i debiti e che hanno decretato il nostro genocidio.
E' nel vostro paesi che dovete svilupparvi, è da lì che dovete partire per uscire definitivamente dalla povertà.
Ricordatevi: se voi verrete qui e ci sostituirete, quando inizierete a chiedere qualche diritto, sarete sostituiti anche voi"
Riccardo Ing
Sarà sufficiente una carta di soggiorno (il permesso CE per lungo soggiornanti), lo status di rifugiato o lo status di protezione sussidiaria, e le porte di scuole, uffici pubblici e ospedali si spalancheranno. Sono i classici lavori che gli italiani non vogliono fare più. Gli appartenenti alla specie protetta non potranno, per il momento, aspirare a posti dove si esercitano pubblici poteri o si tutela l’interesse nazionale. In attesa di ulteriori estensioni, per le quali il ministro Kyenge studia giorno e notte, non avremo in autunno carabinieri somali o militari nordafricani che si fanno esplodere in caserma per condividere la propria cultura con i colleghi infedeli. Come accaduto negli Usa.
La lieta novità si deve alla legge europea 2013 (Art. 7 legge 6 agosto 2013, n. 97. Disposizioni per l’adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell’Italia all'Unione europea – Legge europea 2013. Pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.194 del 20-8-2013), uno degli strumenti attraverso i quali il Parlamento recepisce i diktat che arrivano dall'Unione Europea. Per chi non si adegua, multe salate. Questa è vera democrazia, caspita. Gli antichi greci si staranno rivoltando nella tomba. Bruxelles stava già per aprire una procedura di infrazione contro quei cattivoni di italiani che non permettono agli ultimi arrivati di rubargli il lavoro.
Il processo di disintegrazione della società italiana prosegue a passo spedito. Ce lo chiede l’Europa. Dopo aver fatto implodere il mercato dei lavori manuali, e costretto gli italiani ad accettare paghe più basse e meno diritti per poter sopravvivere alla loro concorrenza sleale, gli immigrati ci toglieranno anche i lavori intellettuali. Per fortuna sono molto pochi quelli che hanno le doti intellettive per poterlo fare, ma con qualche spinta tutto è possibile, il caso della congolese è emblematico. Chissà come la prenderanno le centinaia di migliaia di aspiranti docenti italiani che da anni cercano di realizzare le proprie aspirazioni, umiliati da sporadici concorsi pubblici e supplenze perpetue. Che scempio.
D'altronde lo chiede l’Europa, e di Europa dobbiamo morire. E chi si occuperà della nostra sepoltura sarà un becchino africano, integrato, che gioisce sventolando la bandiera europea. Attenzione però, un’altra tirannide potrebbe prendere il sopravvento, e stappare via quella bandiera sanguinante gettandola nel cestino della storia. E se dovesse accadere, la colpa sarà interamente e soltanto di questi signori. Platone li aveva avvisati. Se chiunque capita in casa d’altri ha gli stessi diritti di chi l’ha costruita, le conseguenze sono tragiche. A quel punto è bene dar fuoco alla casa, oppure cacciare gli intrusi. A voi la scelta.
Commento personale
Cari amici a costo di risultare ripetitivo, essere cristiani e perdonare i propri nemici non significa fare tutto ciò che i nemici ti dicono fare o peggio ancora lasciare che gli innocenti muoiano per essi.
Perché molti di noi continuano a non capire? Perché quasi tutti noi pensiamo che questo comportamento del dire va tutto bene oppure fate ciò che volete è un comportamento da cristiani?
Questo è soltanto uno scimmiottamento del cristianesimo, una sorta di buonismo, sottoprodotto del Concilio Vaticano II.
Ma a cosa pensiamo che porterà tutto questo? Alla vera pace che Gesù voleva per noi?
NO, nella maniera più assoluta NO.
Porterà solo alla nostra distruzione e alla distruzione di quel poco che resta della civiltà cristiana e perché?
Perché servono nuovi schiavi senza diritti.
Mi rivolgo anche a coloro che fuggono da paesi poveri devastati da guerre o dai debiti trappola costruiti ad arte negli anni '70 dal Fondo Monetario Internazionale o da ambedue le cose:
"In tutta sincerità comprendo la vostra situazione, voi state fuggendo da una miseria di cui il più delle volte non ne capite la causa. Voi fuggite dalla morte e da una classe di politici fantocci che ha venduto per 2 soldi la vostra terra a colossi privati più potenti delle nazioni. PERO': arrivando qui non troverete ciò che cercate, soltanto 1 su 10000 di voi migliorerà la propria condizione. Sarà solo un'altra guerra che troverete, la guerra tra i noi futuri poveri contro di voi; una guerra che quasi mai si combatte con le armi, una guerra che ti uccide lentamente.
Se le cose non cambieranno certamente noi spariremo e voi sopravvivrete, noi ormai per i potenti siamo diventati obsoleti, scomodi per quello che siamo riusciti a conquistare quindi dobbiamo essere SOSTITUITI.
Da voi che come nuovi lavoratori senza diritto alcuno, cercando disperatamente solo un poco di benessere materiale accetterete ogni cosa piuttosto che morire.
Vivrete come nelle civiltà antiche tutti servi delle stesse persone che vi hanno costretto a immigrare con le guerre e i debiti e che hanno decretato il nostro genocidio.
E' nel vostro paesi che dovete svilupparvi, è da lì che dovete partire per uscire definitivamente dalla povertà.
Ricordatevi: se voi verrete qui e ci sostituirete, quando inizierete a chiedere qualche diritto, sarete sostituiti anche voi"
Riccardo Ing
giovedì 22 agosto 2013
Repubblica e Arcigay, ecco i veri violenti
di Riccardo Cascioli
22-08-2013
Con la raccolta di firme contro la legge sull’omofobia, Comunione e Liberazione e Il Meeting di Rimini non c’entrano proprio nulla. E’ questa una cosa da mettere subito in chiaro. Come i lettori de La Nuova BQ ben sanno si tratta di una iniziativa lanciata proprio dal nostro quotidiano, insieme ai Giuristi per la Vita, a cui si sono subito associati Cultura Cattolica e Pro Life News e a seguire altre decine di siti e blog. Ha aderito anche il settimanale Tempi, che ha offerto il proprio stand al Meeting di Rimini per promuovere la raccolta di firme.
Perché diciamo questo? Perché ieri il quotidiano Repubblica ha pubblicato un articolo a firma di Giulia Foschi in cui, dando notizia della raccolta di firme allo stand di Tempi, ne attribuisce la responsabilità a Cl, un modo per poi scatenare l’ira dell’Arcigay sul movimento ecclesiale e sul Meeting di Rimini, ovviamente tacciati di omofobia e violenza.
L’operazione non è innocente, come è facile intuire, è solo un modo per lanciare un altro po’ di fango e disinformazione su Cl e il Meeting - esercizio che in questi giorni vede comunemente impegnati diversi organi d’informazione - evitando così di confrontarsi con i veri contenuti dell’appuntamento riminese. Del resto la giornalista di Repubblica ha potuto ben vedere che non si trattava di una iniziativa del Meeting (che ha invece lanciato una raccolta di firme contro la persecuzione dei cristiani) dato che le firme in calce al documento sono ben chiare e raccolte all’interno di uno stand.
E’ un classico esempio di quel giornalismo-menzogna che ha in Repubblica una grande scuola. Ci fosse un Ordine dei Giornalisti ci sarebbe di che intervenire, ma si sa che l’Ordine dall’occhio sinistro ci vede poco o niente.
Ancora più significativa, però, è la reazione del presidente dell’Arcigay Flavio Romani che, di fronte alle ragioni dell’opposizione alla legge sull’omofobia, ha sfoggiato la solita violenza verbale parlando di “lupi feroci travestiti da agnelli”, di “segnali allarmanti” e del fatto che “a Rimini si coltiva l'odio, si getta benzina sul fuoco e si lavora per mantenere viva quella cultura della discriminazione che quotidianamente sfocia in violenza”.
Insomma, basta la semplice opposizione a questa proposta di legge per essere accusati di essere violenti, istigatori alla violenza e generatori di discriminazione. Guarda caso sono proprio i capi di imputazione previsti dalla Legge Reale-Mancino che si vorrebbe estendere ai casi di omofobia.
Non basta: il presidente di Gaynet, Franco Grillini, rincara la dose parlando di “raduno di fanatici” e di “clericofascismo” che “da sempre si abbatte senza pietà sulle persone omosessuali e i loro diritti”. E chiede quindi alla Lega Coop di “interrompere il finanziamento alla kermesse clericale”. Nel mirino di Gaynet c’è poi l’intervento del 20 agosto su UnoMattina (Rai Uno) del vice presidente dei Giuristi cattolici Giancarlo Cerrelli che, a proposito di omosessualità, ha parlato di “disordine” e “disagio esistenziale” (cose peraltro perfettamente in linea con quanto affermato dal Catechismo della Chiesa cattolica). In questo caso si è addirittura chiesto l’intervento della Commissione di vigilanza della Rai per impedire che vengano invitati “ultra cattolici e omofobi” alla tv di stato.
Secondo Grillini, la difesa della libertà di opinione che noi facciamo, è soltanto un modo per “poter continuare sulla strada degli insulti, del dileggio e della diffamazione verso la comunità Lgbt italiana”.
La domanda è: quale insulti, quale dileggio e quale diffamazione?
Mai questo sito o gli altri che partecipano a questa campagna hanno insultato o dileggiato o diffamato nessuno. Né abbiamo mai incitato - malgrado la durezza del confronto sulla proposta di legge sull’omofobia – alla mancanza di rispetto verso le persone omosessuali.
Ma il rispetto alla persona - che è sempre dovuto qualsiasi sia la sua condizione - non può impedire di dare un giudizio chiaro sul fenomeno dell’omosessualità e soprattutto sulle battaglie che solo una piccola parte del mondo omosessuale – gli attivisti gay – sostiene.
Invece Arcigay e Gaynet mostrano il vero volto, violento e totalitario, dell’attivismo gay; con buona pace di quei parlamentari cattolici che pensano che basti una clausola di salvaguardia per garantire la libertà di poter esprimere la propria opinione. Non c’è ancora la legge e già si vuole tappare la bocca a tutti coloro che non si omologano al pensiero unico omosessualista. Figurarsi cosa accadrebbe se questa proposta diventasse legge.
Quello che ancora a molti non è chiaro – parlamentari inclusi - è che con questa legge, che equiparerebbe i reati di omofobia a quelli di razzismo, non è in gioco la protezione di persone vulnerabili da atti di violenza – per questo ci sono già le leggi ordinarie che valgono anche per gli omosessuali – ma il riconoscimento dell’omosessualità come natura. Ovvero la negazione della Creazione: “Dio creò l’uomo, maschio e femmina lo creò”. Questo è anche il senso della cultura di genere, da cui discende anche quell’invenzione giuridica che è l’omofobia.
E’ contro questa pretesa che noi ci battiamo, e per la possibilità di poter affermare le nostre ragioni. Che Grillini, Romani e co. vorrebbero impedire con la violenza.
Fonte:http://www.lanuovabq.it/it/articoli-repubblica-e-arcigay-ecco-i-veri-violenti-7124.htm
22-08-2013
Con la raccolta di firme contro la legge sull’omofobia, Comunione e Liberazione e Il Meeting di Rimini non c’entrano proprio nulla. E’ questa una cosa da mettere subito in chiaro. Come i lettori de La Nuova BQ ben sanno si tratta di una iniziativa lanciata proprio dal nostro quotidiano, insieme ai Giuristi per la Vita, a cui si sono subito associati Cultura Cattolica e Pro Life News e a seguire altre decine di siti e blog. Ha aderito anche il settimanale Tempi, che ha offerto il proprio stand al Meeting di Rimini per promuovere la raccolta di firme.
Perché diciamo questo? Perché ieri il quotidiano Repubblica ha pubblicato un articolo a firma di Giulia Foschi in cui, dando notizia della raccolta di firme allo stand di Tempi, ne attribuisce la responsabilità a Cl, un modo per poi scatenare l’ira dell’Arcigay sul movimento ecclesiale e sul Meeting di Rimini, ovviamente tacciati di omofobia e violenza.
L’operazione non è innocente, come è facile intuire, è solo un modo per lanciare un altro po’ di fango e disinformazione su Cl e il Meeting - esercizio che in questi giorni vede comunemente impegnati diversi organi d’informazione - evitando così di confrontarsi con i veri contenuti dell’appuntamento riminese. Del resto la giornalista di Repubblica ha potuto ben vedere che non si trattava di una iniziativa del Meeting (che ha invece lanciato una raccolta di firme contro la persecuzione dei cristiani) dato che le firme in calce al documento sono ben chiare e raccolte all’interno di uno stand.
E’ un classico esempio di quel giornalismo-menzogna che ha in Repubblica una grande scuola. Ci fosse un Ordine dei Giornalisti ci sarebbe di che intervenire, ma si sa che l’Ordine dall’occhio sinistro ci vede poco o niente.
Ancora più significativa, però, è la reazione del presidente dell’Arcigay Flavio Romani che, di fronte alle ragioni dell’opposizione alla legge sull’omofobia, ha sfoggiato la solita violenza verbale parlando di “lupi feroci travestiti da agnelli”, di “segnali allarmanti” e del fatto che “a Rimini si coltiva l'odio, si getta benzina sul fuoco e si lavora per mantenere viva quella cultura della discriminazione che quotidianamente sfocia in violenza”.
Insomma, basta la semplice opposizione a questa proposta di legge per essere accusati di essere violenti, istigatori alla violenza e generatori di discriminazione. Guarda caso sono proprio i capi di imputazione previsti dalla Legge Reale-Mancino che si vorrebbe estendere ai casi di omofobia.
Non basta: il presidente di Gaynet, Franco Grillini, rincara la dose parlando di “raduno di fanatici” e di “clericofascismo” che “da sempre si abbatte senza pietà sulle persone omosessuali e i loro diritti”. E chiede quindi alla Lega Coop di “interrompere il finanziamento alla kermesse clericale”. Nel mirino di Gaynet c’è poi l’intervento del 20 agosto su UnoMattina (Rai Uno) del vice presidente dei Giuristi cattolici Giancarlo Cerrelli che, a proposito di omosessualità, ha parlato di “disordine” e “disagio esistenziale” (cose peraltro perfettamente in linea con quanto affermato dal Catechismo della Chiesa cattolica). In questo caso si è addirittura chiesto l’intervento della Commissione di vigilanza della Rai per impedire che vengano invitati “ultra cattolici e omofobi” alla tv di stato.
Secondo Grillini, la difesa della libertà di opinione che noi facciamo, è soltanto un modo per “poter continuare sulla strada degli insulti, del dileggio e della diffamazione verso la comunità Lgbt italiana”.
La domanda è: quale insulti, quale dileggio e quale diffamazione?
Mai questo sito o gli altri che partecipano a questa campagna hanno insultato o dileggiato o diffamato nessuno. Né abbiamo mai incitato - malgrado la durezza del confronto sulla proposta di legge sull’omofobia – alla mancanza di rispetto verso le persone omosessuali.
Ma il rispetto alla persona - che è sempre dovuto qualsiasi sia la sua condizione - non può impedire di dare un giudizio chiaro sul fenomeno dell’omosessualità e soprattutto sulle battaglie che solo una piccola parte del mondo omosessuale – gli attivisti gay – sostiene.
Invece Arcigay e Gaynet mostrano il vero volto, violento e totalitario, dell’attivismo gay; con buona pace di quei parlamentari cattolici che pensano che basti una clausola di salvaguardia per garantire la libertà di poter esprimere la propria opinione. Non c’è ancora la legge e già si vuole tappare la bocca a tutti coloro che non si omologano al pensiero unico omosessualista. Figurarsi cosa accadrebbe se questa proposta diventasse legge.
Quello che ancora a molti non è chiaro – parlamentari inclusi - è che con questa legge, che equiparerebbe i reati di omofobia a quelli di razzismo, non è in gioco la protezione di persone vulnerabili da atti di violenza – per questo ci sono già le leggi ordinarie che valgono anche per gli omosessuali – ma il riconoscimento dell’omosessualità come natura. Ovvero la negazione della Creazione: “Dio creò l’uomo, maschio e femmina lo creò”. Questo è anche il senso della cultura di genere, da cui discende anche quell’invenzione giuridica che è l’omofobia.
E’ contro questa pretesa che noi ci battiamo, e per la possibilità di poter affermare le nostre ragioni. Che Grillini, Romani e co. vorrebbero impedire con la violenza.
Fonte:http://www.lanuovabq.it/it/articoli-repubblica-e-arcigay-ecco-i-veri-violenti-7124.htm
mercoledì 21 agosto 2013
Vangelo Mt 21, 10-16
In quel tempo. Mentre il Signore Gesù entrava in Gerusalemme, tutta la città fu presa da agitazione e diceva: <Chi è costui?>. E la folla rispondeva: <Questi è il profeta Gesù, da Nazareth di Galilea>. Gesù entrò nel tempio e scaccio tutti quelli che nel tempio vendevano e compravano; rovescio i tavoli dei cambia monete e le sedie dei venditori di colombe e disse loro: <Sta scritto: "La mia casa sarà chiamata casa di preghiera. Voi invece ne fate un covo di ladri">. Gli si avvicinarono nel tempio ciechi e storpi, ed egli li guarì. Ma i capi dei sacerdoti e gli scribi, vedendo le meraviglie che aveva fatto e i fanciulli che acclamavano nel tempio: <Osanna al figlio Davide!>, si sdegnarono e gli dissero: <Non senti quello che dicono costoro?>. Gesù rispose loro: <Sì! Non avete mai letto: "Dalla bocca di bambini e di lattanti hai tratto per te una lode?>.
Commento da laico
Cari amici in questo passo del Vangelo nostro Signore si scaglia contro una categoria di persone nemiche di Dio e dei suoi figli: i cambiavalute. E' bene contestualizzare ciò che avveniva all'epoca secondo la tradizione Ebraico-Talmudica, ossia: il denaro coniato al di fuori dell'allora nazione ebraica pur essendo tali monete coniate in metalli preziose, esse non potevano essere usate per le offerte perché considerato impuro. Erano molti infatti gli ebrei che risiedevano in terre lontane dalla Palestina e di conseguenza usavano una diversa moneta corrente.
I cambiamonete, che è possibile identificare con i banchieri di oggi, cambiavano la valuta estera dei pellegrini trattenendo per se stessi una percentuale. (in questo modo nacque così la prima forma di interesse sul danaro, ossia guadagno senza produzione di bene e/o servizi reali).
Si parla oltretutto di vendita di animali sacrificali per chi non poteva permettersi di portarsi dei propri animali durante il pellegrinaggio. Attività quest'ultima non moralmente illecita di per se (come il commercio in generale) ma che era tenuta all'interno di un luogo di culto.
Possiamo capire che lo scagliarsi di nostro Signore contro quelle persone era sì, dovuto a motivazioni spirituali e religiose, ma anche a ragioni sociali puramente umane se parliamo dei cambia valute.
Oggi giorno la Chiesa e il mondo in generale stanno vivendo situazioni simili. Se parliamo di Chiesa Cattolica, il nostro Sommo Pontefice Francesco I, fortunatamente sta proseguendo l'opera iniziata con Giovanni Paolo I di una generale riappropriazione di controllo dello IOR sotto il Vaticano tenuto conto di quanto successo in passato dopo il CV II avendo concesso con troppo buona fede e con ingenuità il controllo dell'Istituto per le Opere Religiose a dei laici che sia in buona fede che in MALA FEDE hanno compiuto disastri; disastri di cui soltanto la Chiesa Cattolica ha messo la faccia come corresponsabile indiretto ma i responsabili diretti non solo ne sono usciti puliti lontano dagli occhi dell'opinione pubblica, anzi nessuno ha mai visto i volti o li ha mai sentiti nominare.
Ciò che ne resta di quel periodo è soltanto il luogo comune di una Chiesa trasformata in un mercato un po' come il tempio di Gerusalemme o come nei decenni precedenti alla Riforma Luterana. Alcuni membri della Chiesa avranno certo le loro responsabilità per negligenza, pressapochismo o imprudenza (la Chiesa oltre ad avere una natura divina ha anche una natura umana e quindi fallibile).
Una cosa analoga è accaduta in maniera più marcata anche se non proprio evidente a tutti anche al potere secolare:
Il mondo inteso come insieme delle istituzioni politiche nelle 3 forme di governo (Monarchia, Aristocrazia e Democrazia) purtroppo a partire da circa 50 anni ha subito un destino che può essere paragonato a quello del tempio di Gerusalemme invaso dai mercanti ossia alcune persone che detengono un grande potere finanziario, con astuzia a poco a poco hanno saputo comprare il potere, entrare nel tempio della politica e trasformare la democrazia rendendola soltanto un democratismo di facciata.
Nel descrivere la situazione che si è venuta a creare per citare un noto analista ed esperto in previsioni politiche ed economiche, lo statunitense di origini italiane Gerard Celente: "... l'unica volta che Gesù Cristo, il principe della pace, si è arrabbiato ed è diventato violento, fu quando prese una frusta e cacciò i cambiavalute dal tempio. E questo è un dato di fatto, e questo è quello che sta succedendo: i cambiavalute sono in controllo del tempio.... chi c'è in Italia? Mario 3 Carte Monti. Chi è finito in Grecia? Grecia, Origine della democrazia, è per voi democrazia questa? Hanno appena messo un tecnocrate, Papademos, da dove viene? Questo tipo ne ha appena fatto una con la Federal Reserve. Che vuol dire Signor Celente che questi sono banchieri? Esattamente! I cambiavalute hanno preso il controllo del tempio (della democrazia), il tempio di Atene, il tempio di Roma e, naturalmente, il tempio a Berlino, a Parigi, negli Stati Uniti, ovunque."
E' facilmente intuibile che queste persone stiano cercando di mettere le mani non solo sul mondo temporale ma anche di soggiogare il potere spirituale per propri fini (qualora non riuscissero a distruggerlo). Ma noi lo sappiamo dal Salmo 1:
"Beato l'uomo che non segue il consiglio degli empi, non indugia nella via dei peccatori e non siede in compagnia degli stolti; ma si compiace della legge del Signore, la sua legge medita giorno e notte.
Sarà come albero piantato lungo corsi d'acqua, che darà frutto a suo tempo e le sue foglie non cadranno mai; riusciranno tutte le sue opere.
Non così, non così gli empi: ma come pula che il vento disperde; perciò non raggiungeranno gli empi nel giudizio né i peccatori nell'assemblea dei giusti.
Il Signore veglia sul cammino dei giusti, ma la via degli empi andrà in rovina."
Dobbiamo avere Realismo, per capire ciò che succede per aiutare noi stessi e gli altri e Speranza, poiché il Signore ci sostiene sempre in queste insidie.
Riccardo Ing.
Riccardo Ing.
giovedì 1 agosto 2013
ARRIVA IL VISTO, SNOWDEN LASCIA L’AEROPORTO DI MOSCA ED ENTRA IN RUSSIA - “CONCESSO ASILO POLITICO PER UN ANNO” - PUTIN, GIRO DI VITE SULLE COMUNICAZIONI WEB: IL CREMLINO TEME LA "PRIMAVERA RUSSA"
Lastampa.it
La talpa dei servizi di sicurezza Usa Edward Snowden ha lasciato l'area transiti dell'aeroporto moscovita di Sheremetevo ed è entrato in territorio russo. Lo dicono fonti dell'aeroporto, dopo che il legale Anatoly Kucherena ha annunciato che il Servizio federale di migrazione gli ha consegnato le carte che lo autorizzano a entrare in Russia.
"Oggi Edward Snowden ha attraversato il confine russo ed è ora sul territorio del nostro Paese" ha detto la fonte. Kucherena ha detto che Mosca ha concesso un asilo temporaneo di un anno all'ex consulente del servizi Usa. "Gli ho appena consegnato i documenti del Servizio federale di migrazione russo. Ora può lasciare l'area transiti". Snowden era bloccato all'aeroporto dal 23 giugno scorso, quando era arrivato da Hong Kong, ma non aveva potuto proseguire perchè gli Usa gli avevano tolto il passaporto. Il luogo sicuro dove Snowden è diretto non verrà rivelato per non mettere a rischio la sua sicurezza personale, ha detto l'avvocato.
http://www.lastampa.it/2013/08/01/esteri/arriva-il-visto-snowden-pu-ripartire-laeroporto-di-mosca-gi-andato-via-HCUldrHPuSKmLiHANE571N/pagina.html
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