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martedì 22 luglio 2014

Il nostro miserabile Stato ebraico, Gideon Levy

Ora sappiamo : nello Stato ebraico vi è compassione e sentimenti umani solo per gli ebrei, diritti unicamente per il Popolo eletto. Lo Stato ebraico è solo per gli ebrei.

I giovani dello Stato ebraico attaccano dei palestinesi nelle strade di Gerusalemme, esattamente come i giovani dei gentili (Goyim) attaccavano gli ebrei nelle strade d’Europa. Gli israeliani dello Stato ebraico si scatenano sui social network spargendo odio e desiderio di vendetta di una vastità diabolica senza precedenti. Sono i figli della generazione nazionalista e razzista, la discendenza di Netanyahou. Da cinque anni hanno sentito unicamente incitamento, dichiarazioni allarmistiche e supremazia sugli arabi da parte del vero istruttore di questa generazione : il primo ministro Benjamin Netanyahou. Non una sola parola di umanità, di compassione o di trattamento alla pari. Sono cresciuti nel contesto della provocante rivendicazione del riconoscimento di Israele come “Stato ebraico” e ne hanno tirato le conclusioni.

La massa ha interiorizzato il vero significato : uno Stato ebraico è uno Stato nel quale vi è posto solo per gli ebrei. La sorte degli africani è di essere spediti al centro di detenzione di Holot nel Neguev e quella dei palestinesi è di subire i pogrom. In uno Stato ebraico la presidente dell’Assemblea della Knesset, Ruth Calderon, taglia la parola al deputato arabo Ahmed Tibi appena tornato, sconvolto, dalla visita alla famiglia di Shoafat, il giovane arabo che è stato massacrato, e gli fa una cinica predica sul fatto che deve anche parlare dei tre giovani ebrei uccisi (allorchè Tibi lo aveva appena fatto).

Nello Stato ebraico la Corte suprema autorizza la demolizione della casa di un uomo sospettato di omicidio ancor prima che venga condannato. Lo Stato promulga leggi razziste e nazionaliste e i suoi media si lamentano dell’omicidio di tre giovani studenti e praticamente ignorano la sorte di molti giovani palestinesi della stessa età, uccisi dai tiri dell’esercito israeliano negli ultimi mesi, in genere senza motivo. Nessuno viene punito per i suoi atti – c’è una legge per gli ebrei e una per gli arabi, la cui vita vale poco. Nessun rispetto del diritto internazionale o delle convenzioni internazionali. Nello Stato ebraico vi è compassione e sentimenti umani solo per gli ebrei, diritti unicamente per il Popolo eletto. Lo Stato ebraico è solo per gli ebrei .

La nuova generazione è pericolosa, per sè stessa e per chi sta attorno. Netanyahou è il suo ministro dell’educazione; i media militaristi e nazionalisti fanno ufficio di poema pedagogico. Nello Stato ebraico non resta niente dell’ingiunzione biblica secondo cui si deve essere giusti con la minoranza o con lo straniero. Non vi sono più gli ebrei che avevano manifestato con Martin Luther King o fatto la prigione con Nelson Mandela. Lo Stato ebraico, che Israele vuole assolutamente far riconoscere ai palestinesi, innanzitutto deve riconoscere sè stesso. Al termine della giornata, dopo una settimana terribile, sembra che questo Stato sia uno Stato razzista, nazionalista , concepito unicamente per gli ebrei.

Fonte:
http://www.lintellettualedissidente.it/il-nostro-miserabile-stato-ebraico-gideon-levy/

Commento

Cari amici. Davvero secondo questo Mondo Occidentale Globalizzato e secondo chi lo comanda la vita di 1 ragazzo ebreo vale più di 201 vite di palestinesi (bambini compresi)? Se la matematica non è un opinione, parrebbe di sì visto che sulla base di quanto riporta oggi l'ANSA, solo salite a 605 le vittime delle incursioni israeliane = 605 / 3 = circa 201.

 Mi chiedo quanto durerà ancora questo "il credito dell'Olocausto" che l'elìte ebraica mondiale vanta nei confronti dell'umanità, ma stando a quanto vedo sembra quasi che esso sia illimitato.
Con esso Israele e i suoi sostenitori possono fare e pretendere qualsiasi cosa immuni da qualsiasi critica o giudizio, la pena a chi non onora questo "debito" è l'ostracismo culturale, politico e sociale, e taluni casi, anche qualcosa di più.

Eppure, per parafrasare Giovanni Falconi a quando parlava di mafia, io dico che: "Il Sionismo non è un fenomeno divino ma un fenomeno umano, e per quanto possa essere durato nella sostanza quasi 2000, come tutti i fenomeni umani ha avuto un inizio e avrà anche una fine."

Preghiamo il Signore per le vittime di questi giorni a Gaza.
Preghiamo cari amici affinché il SIgnore ci aiuti per arrivare a vedere il giorno della fine del Sionismo e l'inizio di qualcosa di migliore.

Riccardo Ing



1 commento:

  1. Una generazione di sionisti bigotti e miserabili creati ad hoc, eletti da una classe elitaria di pochi ma mai da Dio come vorrebbero far credere; li loro non ci sono mai stati e ne hanno il diritto di rimanerci imponendo la forza. Se solo la gente sapesse un po di storia, non quella raccontata dai media, ovvero la storiella delle 2 terre per 2 popoli, no a noi non sta bene perchè questo si chiama apartheid ed è ora che si inizi a dire la verità, il mondo deve sapere! Giungerà il giorno in cui il mondo non potrà più voltarsi dall'altra parte e dovrà fare i conti con il sionazismo ideologico, le nefandezze compiute da questa razza diabolica e con la loro voglia di spingersi oltre i confini palestinesi, rischio non molto distante dalla realtà, se solo aprissero gli occhi.

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