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lunedì 16 giugno 2014

BERGOGLIO APRE AI BORSEGGIATORI?

5 giugno 2014 by ricciotti

«Quando prendevo il bus a Roma e salivano degli zingari, l’autista spesso diceva ai passeggeri: `Guardate i portafogli´. Questo è disprezzo, forse è vero, ma è disprezzo», queste le parole di Bergoglio durante l’evento organizzato dal Pontificio Consiglio per i migranti e gli itineranti che si è tenuto giovedì nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico: «La Chiesa e gli zingari: annunciare il Vangelo nelle periferie». Secondo Bergoglio sarebbe, dunque, ingiusto informare le persone (anche le vecchiette) che esistono i borseggiatori.

Bergoglio ha aggiunto: «spesso gli zingari si trovano ai margini della società e a volte sono visti con ostilità e con sospetto». Prosegue: «Sono tra i più vulnerabili, soprattutto quando mancano gli aiuti per l’integrazione e per la promozione della persona umana nelle varie dimensioni del vivere civile». Secondo Bergoglio i Rom sarebbero solamente sfortunati in Italia, peccato che in tutto il mondo vivono la stessa condizione.

Rimarca: «i gruppi più deboli sono quelli che più facilmente diventano vittime delle nuove forme di schiavitù: sono infatti le persone meno tutelate che cadono nella trappola dello sfruttamento, dell’accattonaggio forzato e di diverse forme di abuso». Specifica: «Tra le cause che nell'odierna società provocano situazioni di miseria in una parte della popolazione, possiamo individuare la mancanza di strutture educative per la formazione culturale e professionale, il difficile accesso all'assistenza sanitaria, la discriminazione nel mercato del lavoro e la carenza di alloggi dignitosi». Secondo Bergoglio sarebbe colpa del popolo italiano se i Rom vivono in miseria. Lo Stato affami un pochino di più i pensionati ed i giovani e destini più denaro ai Rom, dunque!

Conclude: «[...] Gli zingari possano trovare in voi dei fratelli e delle sorelle che li amano con lo stesso amore con cui Cristo ha amato i più emarginati: siate per essi il volto accogliente e gioioso della Chiesa».

L’amore di Cristo non è mai stato accoglienza per il peccato, cosa che Bergoglio spesso sembra dimenticare, difatti la Chiesa ci insegna: «Neanch'io ti condanno; va' e d'ora in poi non peccare più» (Gv 8,11); «perché in questo consiste l'amore di Dio, nell'osservare i suoi comandamenti; e i suoi comandamenti non sono gravosi» (Gv 5,3), ecc…

Questo sito riporta migliaia di esempi di integrazione.

Fonte
http://radiospada.org/2014/06/bergoglio-apre-ai-borseggiatori/

Commento

Cari amici. Vorrei ragionare concedendo il beneficio del dubbio al nostro Santo Padre in merito alla questione ROM dato che, essendo vissuto in Argentina, non conosce la situazione ormai plurisecolare degli
Zingari in Europa e nella fattispecie in Italia.

Ciò nonostante, visto che egli stesso ha più volte ribadito: "Aiutatemi e pregate per me se sbaglio.", mi sentirei di dire che bisognerebbe fare attenzione a certe frasi e affermazioni, non tanto perché possono esse urtare la sensibilità di qualcuno ma per i seguenti motivi:

  • Molte frasi singole sono sbagliate e incompatibili con la dottrina cattolica, anche qualora siano estrapolate da un contesto più ampio.
  • Confondono ancor di più i cattolici, soprattutto quelli più devoti.
  • Spesso divengono armi nelle mani di chi vuole distrugge la Chiesa in modo "SOFT": Scalfari, Mancuso, ecc.
Esorto quindi alla virtù di Prudenza il Santo Padre e il clero in generale poiché il NEMICO ESISTE, e a differenza nostra non misericordioso ma spietato e se ne approfitta delle nostre debolezze e misericordie.


Riccardo Ing.


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