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venerdì 13 dicembre 2013

Vangelo Mt 8,5-12

In quel tempo, entrato in Cafarnao, gli venne incontro un centurione che lo scongiurava: «Signore, il mio servo giace in casa paralizzato e soffre terribilmente». Gesù gli rispose: «Io verrò e lo curerò». Ma il centurione riprese: «Signore, io non son degno che tu entri sotto il mio tetto, di' soltanto una parola e il mio servo sarà guarito. Perché anch'io, che sono un subalterno, ho soldati sotto di me e dico a uno: Va', ed egli va; e a un altro: Vieni, ed egli viene; e al mio servo: Fa' questo, ed egli lo fa».
All'udire ciò, Gesù ne fu ammirato e disse a quelli che lo seguivano: «In verità vi dico, presso nessuno in Israele ho trovato una fede così grande. Ora vi dico che molti verranno dall'oriente e dall'occidente e siederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli, mentre i figli del regno saranno cacciati fuori nelle tenebre, ove sarà pianto e stridore di denti». E Gesù disse al centurione: «Va', e sia fatto secondo la tua fede». In quell'istante il servo guarì.

Commento da laico

Cari amici. In questo brano nostro Signore inizia ad annunciare l'universalità della Chiesa e del messaggio di Dio, non più come rapporto esclusivo tra Dio Padre e il popolo eletto ma con tutti gli uomini della terra.
Con la sua umiltà il centurione pur non essendo ebreo riconosce in Gesù Cristo colui che regna sull'universo e sempre lo stesso centurione, sulla base della propria esperienza militare per ciò che concerne il rispetto e il riconoscimento dei propri superiori in grado, pone come paragone ciò che per lui accade nella quotidianità a ciò che è l'ordine universale di Dio:

  • Dio è infinito e onnipotente
  • L'uomo è creatura di Dio e limitata, può partecipare con la grazia alla divinità di Dio ma sempre in modo finito e limitato
Guai a coloro che vogliono sia mettere da parte Dio e sostituirsi a lui!
Il messaggio è universale: "molti verranno dall'oriente e dall'occidente e siederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli" cioè tutti i popoli della terra. Al tempo stesso però Gesù parla del futuro e profetizza ciò che avverrà ad opera di una parte del popolo ebraico che non solo non riconoscerà Gesù come figlio di Dio ma si adopererà con ogni mezzo del sapere umano per cancellarne la sua memoria a causa del loro egoismo che vorrebbe tenere solo per se stessi il rapporto di alleanza con Dio escludendo tutti gli altri popoli.
Ma a causa di questo egoismo che oggi giorno è rappresentato dal movimento sionista internazionale, essi (eredi di quei farisei che odiarono e odiano tutt'ora Gesù Cristo) si mettono contro il volere di Dio ossia la possibilità di salvezza per ogni uomo.
Per costoro: "i figli del regno saranno cacciati fuori nelle tenebre, ove sarà pianto e stridore di denti".
Cari amici, dobbiamo avere fede e pregare perché almeno un parte di loro capisca i propri errori!
Oremus et pro perfidis Judaeis!

Riccardo Ing

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