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mercoledì 4 dicembre 2013

“Ipocrita e marxista”, l’America dei Tea Party contro Francesco

Il conservatore Limbaugh: la Chiesa fattura miliardi e parla di povertà
PAOLO MASTROLILLI
INVIATO A NEW YORK

Papa Francesco è un marxista, e la Chiesa cattolica è ipocrita a criticare il capitalismo che la finanzia. Con la sua consueta violenza verbale, il commentatore radiofonico americano Rush Limbaugh ha scatenato una nuova polemica, dietro cui però si legge il risentimento più o meno esplicito del mondo conservatore Usa verso Bergoglio.

Il motivo dell’attacco è la «Evangelii Gaudium», che Limbaugh ha criticato in una trasmissione intitolata «It's Sad How Wrong Pope Francis Is (Unless It’s a Deliberate Mistranslation By Leftists)», ossia «è triste quanto sbagli Papa Francesco (a meno che non sia una traduzione deliberatamente manipolata dalla sinistra)». Il più popolare commentatore della destra estrema, come al solito, non ha usato toni miti: «È triste, incredibile. Il Papa ha scritto, in parte, sui mali intrinseci del capitalismo. È triste perché fa capire che non sa di cosa parla, quando si tratta di capitalismo e socialismo». Limbaugh ha descritto la «Evangelii Gaudium» come un assalto alla «nuova tirannia del capitalismo» e un attacco alla «idolatria del denaro», per poi criticarla così: «Io sono stato varie volte in Vaticano: non esisterebbe, senza tonnellate di soldi. Ma a parte ciò, qualcuno ha scritto questa roba per lui, o gliel'ha fatta arrivare. È puro marxismo, che esce dalla bocca del Papa. Capitalismo senza limiti? Non esiste da nessuna parte. Il capitalismo senza limiti è una frase socialista per descrivere gli Stati Uniti. Senza limiti, non regolati». Limbaugh ha denunciato i mali del socialismo e i benefici del capitalismo, inclusa la «trickle-down economic», e si è dichiarato «sbalordito» dalle parole di Francesco: «La Chiesa cattolica americana ha un bilancio annuale da 170 miliardi di dollari. Penso sia più di quello che la General Electric incassa ogni anno. La Chiesa è il principale proprietario edile a Manhattan. Voglio dire: hanno un sacco di soldi. Raccolgono un sacco di soldi. Non potrebbero operare come fanno, senza un sacco di soldi».

Limbaugh è tanto popolare, quanto controverso. Nonostante sia incline a dare lezioni di morale, in passato era stato arrestato in Florida per abuso di sostanze stupefacenti, assunte attraverso un traffico di antidolorifici. Durante l’ultima campagna elettorale invece era stato costretto alle scuse pubbliche, quando aveva definito Sandra Fluke, una studentessa di Georgetown che appoggiava la riforma sanitaria di Obama, come una prostituta.

Limbaugh però ha circa venti milioni di ascoltatori, ha un contratto da 400 milioni di dollari per condurre il suo show, e non è il solo a ragionare così. Tanto per fare un altro esempio Jonathon Moseley, esponente del Tea Party, ha scritto sul «World Net Daily» che «Gesù sta piangendo in Paradiso per le parole del Papa». Cristo in persona, secondo Moseley, aveva rigettato la teoria della redistribuzione, quando gli avevano chiesto se era giusto che un fratello condividesse con gli altri famigliari un’eredità ricevuta: «Gesù parlava all’individuo, mai allo Stato o alla politica del governo. Era un capitalista, che predicava la responsabilità personale, non un socialista».

Almeno un gruppo cattolico, la Catholics in Alliance for the Common Good, ha criticato Limbaugh e lanciato una petizione per denunciarlo, ma il mondo conservatore americano è in fermento dall’elezione di Francesco. Durante i pontificati di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI pensava di avere solidi alleati in Vaticano, tanto per come Papa Wojtyla aveva aiutato a demolire l’Urss, quanto per come lui e Ratzinger si erano impegnati contro l’aborto e nella difesa della vita.

Intellettuali tipo Richard John Neuhaus si erano convertiti dal protestantesimo, e filosofi come Michael Novak avevano esaltato la nuova dottrina economica della responsabilità, nonostante anche Giovanni Paolo e Benedetto non avessero mancato di denunciare gli eccessi del capitalismo. I conservatori cattolici ora sono rimasti sconcertati soprattutto dalle parole di Francesco sui temi della vita, e quelli protestanti sull'economia. Ad alzare la voce sono gli estremisti, ma la discussione è aperta.


Fonte:
http://vaticaninsider.lastampa.it/nel-mondo/dettaglio-articolo/articolo/usa-us-estados-unidos-papa-pope-el-papa-30384/

Commento

Voi, cari Neo-Teoconservatori date dell'ipocrita e marxista a Papa Francesco I?
Proverò a fare un'analisi della situazione in questione, la vostra situazione:
  • Avete un paese in cui per la gente comune fare impresa è una cosa impossibile
  • La libera iniziativa privata è impossibile in virtù di una legislazione e di una classe politica fatta su misura e svenduta alle corporations detenute a loro volta dai soliti noti

  • l'economista James Glassman di JP Morgan anche lui etichetta come comunista Papa Bergoglio, dimenticando che la sua banca ebbe stretti rapporti di finanziamento e mutuo scambio di interessi con i rivoluzionari sovietici e lo stesso John Pierpont Morgan famosissimo banchiere, uomo d'affari senza scrupoli che rovinò la vita al grande scienziato Nikola Tesla e fondatore dell'omonima banca fu entusiasta dell'avvento di quel modello di società tanto organizzato e improntato al progresso umanista (totalmente ateo, massonico e satanico)
  • Avete ospitato Lev Trockij nel 1917, agli inizi della Rivoluzione sovietica e dagli anni '60 trattate con il PC italiano (oggi PD)

  • Avete aiutato la Cina comunista dal punto di vista industriale facendo affari con il Politburo di Pechino


  • Avete basato la vostra ricchezza non sul progresso ma sul regresso, impedendo e impadronendovi della ricerca scientifica, stabilendo cosa va studiato e cosa no

  • Tutta la vostra produzione è gestita da pochissime e grossissime società che hanno creato uno stato DE FACTO di monopolio




Visti i fatti, la vostra situazione non ricorda forse un certo regime che da 80 anni ripetete sempre di combattere con ogni mezzo?

Voi dite che Gesù era capitalista? Indubbiamente la dottrina sociale lasciataci da Nostro Signore è decisamente lontana dal comunismo e molto più prossima al capitalismo, anche in virtù del settimo e decimo comandamento:

  • Non rubare: 
    • quello che è mio è mio, 
    • quel che tuo è tuo
    • non appropriartene con la violenza
    • non appropriartene con l'inganno
  • Non desidera la roba d'altri: 
    • Non ti appropria di ciò che non è tuo
    • Se vuoi ciò che è degli altri, paga un giusto corrispettivo
Voi che dite di essere cristiani avete puntualmente violato queste leggi divine. E' inutile che vi dica come e quando perché tutti, voi inclusi, lo sanno.
Una cosa è certa paragonandolo a voi cari sedicenti capitalisti, egli è sicuramente molto più capitalista di voi.

A questo punto cari signori, parafrasando il defunto presidente Hugo Chavez a chi gli rinfacciava di essere marxista:

"CHI E' ADESSO IL VERO COMUNISTA  E L'IPOCRITA TRA VOI E IL PAPA?"

Rivolgo la seguente domanda a coloro che non credono (o forse non vogliono o hanno troppa paura di ammetterlo) che la Chiesa sia, da anni sotto attacco da parte dei poteri di questo mondo e che tali poteri risiedono soprattutto al di là dell'Atlantico:

"Alla luce di questo ennesimo fatto, volete ancora negare la realtà delle cose? Sostenete ancora che non sia vero niente?"

A coloro che pensano ancora che gli USA siano ancora la terra della libertà e delle opportunità:
"Ne siete ancora convinti?"

Non siate così ipocriti da girarvi dall'altra parte!


Riccardo Ing




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