L’amministratore disse tra sé: “Che cosa farò, ora che il mio padrone mi toglie l’amministrazione? Zappare, non ne ho la forza; mendicare, mi vergogno. So io che cosa farò perché, quando sarò stato allontanato dall'amministrazione, ci sia qualcuno che mi accolga in casa sua”.
Chiamò uno per uno i debitori del suo padrone e disse al primo: “Tu quanto devi al mio padrone?”. Quello rispose: “Cento barili d’olio”. Gli disse: “Prendi la tua ricevuta, siediti subito e scrivi cinquanta”. Poi disse a un altro: “Tu quanto devi?”. Rispose: “Cento misure di grano”. Gli disse: “Prendi la tua ricevuta e scrivi ottanta”.
Commento da laico
Cari amici. La prudenza. Questa è la virtù a cui Cristo ci chiama per vivere meglio la nostra vita. Come la definiva San Tommaso D'Aquino, è la « retta norma dell'azione ».
Purtroppo oggigiorno tale virtù non solo non è seguita ma spesso viene osteggiata (dai potenti) e fatta odiare (al popolo) con sterile retorica sotto altri nomi: mancanza di coraggio, egoismo e talvolta razzismo.
Grazie alla mancanza di prudenza che il mondo e la stessa Chiesa sta andando in rovina poiché aprirsi sempre e comunque alle novità senza riflettere porta alla rovina perché i malvagi (che non ragionano come noi perché privi di scrupoli) sono sempre pronti a sfruttare ogni situazione e ogni debolezza a loro vantaggio.
Stiamo attenti e vigili cari amici, non ascoltiamo falsi profeti e i dottori dei farisei: Massoneria, Naturalismo ebraico e comunismo. Come lupi vestiti da agnelli vengono a noi.
"....I figli di questo mondo, infatti, verso i loro pari sono più scaltri dei figli della luce" ci dice il Signore Gesù.
Ricordatevi: Quando un rinoceronte ti carica, non è con il chiudere gli occhi che ci si salva da esso!
Riccardo Ing.
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